Rösti

Sono appena tornata da quattro fantastici giorni di vacanza in Svizzera interna. Grazie a un  pass veramente a buon mercato offerto dalle SBB (Ferrovie Svizzere) io e i miei amici abbiamo potuto viaggiare illimitatamente su treni, autobus, battelli, cremagliere e tram per quattro giorni a soli 129 franchi. L’ideale per il ponte dei Santi.

Prima tappa: Zurigo. Sempre intrigante, anche se ci sono stata moltissime volte. Abbiamo girovagato, il tempo era bello, e siamo riusciti (stranamente) ad approdare alla versione zurighese dell’Oktoberfest, dove abbiamo bevuto birra alla spina, mangiato pretzel e rape e fatto amicizia con dei vecchietti seduti al nostro tavolo.

Seconda tappa: Basilea. C’era il luna park in città e abbiamo fatto un giro sulla ruota panoramica che era più alta di quello che sembrava da terra. La sera siamo di nuovo finiti in una birreria, dove abbiamo di nuovo mangiato troppa carne (soprattutto io…)

Terza tappa: Berna, la capitale. Una città che sembra uscita da un libro delle favole, con le case dipinte e le sue 11 fontane, una più strana dell’altra. Finalmente sono riuscita a mettere sotto i denti un rösti, la specialità svizzera per eccellenza. Al ristorante Anker ce n’erano una decina diversi, ma per me quello con l’uovo fritto e la pancetta è sempre il migliore. Oddio, non che quello con il formaggio della raclette non mi piaccia…

Comunque sia, ecco la ricetta per fare la base del rösti. Poi uno ci può mettere su quello che gli pare: prosciutto cotto, bacon, bresaola, verdure, formaggio…. chi più ne ha più ne metta.

1 kg di patate crude
1 cucchiaio scarso di sale
3-4 cucchiai di olio o burro

Sbucciare le patate e grattugiarle con la grattugia grande. Scaldare il burro in padella. Aggiungere le patate, salate e girate più volte, in modo da amalgamarle bene con il burro.

Cuocere le patate coperte a fiamma moderata per 20-30 minuti, girando spesso. Quindi lasciare cuocere scoperte a fiamma alta per altri 20 minuti e, quando sono quasi pronte, formate una specie di torta. Non mescolare. Aggiungete i vostri ingredienti a scelta (prosciutto, pancetta, etc) passate sotto il grill per un minuto o due e servite.

Bruxelles, Bruges, Amsterdam.

Incredibile. È più di un mese che non scrivo niente. Pessima, lo so, ma ho due ottime scuse: la prima è che ho traslocato. E quando si trasloca e non si trovano le padelle è un po’ difficile cucinare. La seconda è che sono stata in vacanza. Otto giorni tra Belgio e Olanda, due posti in cui non ero mai stata. Dunque ecco un assaggio del mio viaggio… un po’ di Bruxelles, Bruges e Amsterdam.

La birra. Anzi, le birre. Tutte buonissime, tutte diverse. Tutte nel loro proprio bicchiere.

Le frites, le patatine più buone del mondo. senza ketchup, senza maionese. Per non rovinarle.

I treni. Quelli veloci e quelli lenti. E anche quello su cui mi hanno rubato il portafoglio.

La Grande Place. E il Mennequin Pis, che mica lo abbiamo trovato.

Bruges. o Brugge che dir si voglia. Il Bauhaus Hostel. Il barista inglese e il cuoco messicano. Il pub più divertente del mondo.

I canali, le stradine, i ciottoli per terra.

Altre frites, gli waffle e le cozze.

Gli acquazzoni ogni cinque minuti.

Amsterdam. Altri canali, altre stradine. Le donne in vetrina. I papaveri in fiore. 

Otto giorni di viaggio, relax e risate, tre città in cui mi piacerebbe tornare.